
PRESENTAZIONE DEL SIGNORE
OMELIA
Il vecchio Simeone, certo della promessa ricevuta, riconosce Gesù e la
salvezza di cui il Cristo è portatore e accetta il compiersi della sua
esistenza.
Anche Anna, questa profetessa ormai avanti negli anni, che aveva però
passato quasi tutta la sua vita in preghiera e penitenza riconosce Gesù
e sa parlare di lui a quanti lo attendono. Anna e Simeone, a differenza
di molti altri, capiscono che quel bimbo è il Messia perché i loro occhi
sono puri, la loro fede è semplice e perché, vivendo nella preghiera e
nell'adesione alla volontà del Padre, hanno conquistato la capacità di
riconoscere la ricchezza dei tempi nuovi.
Prima ancora di Simeone e Anna è la fede di Maria che permette all'amore
di Dio per noi di tramutarsi nel dono offertoci in Cristo Gesù.
Giovanni Paolo II nella "Redemptoris Mater" ci ricorda che "quello di
Simeone appare come un secondo annuncio a Maria, poiché le indica la
concreta dimensione storica nella quale il Figlio compirà la sua missione,
cioè nell'incomprensione e nel dolore" .
Meditazione del giorno
Beato Guerrico d'Igny (circa 1080-1157), abate cistercense
Discorso 1 per la purificazione della Beata Vergine Maria, 2.3.5 ; PL 185, 64-65
« I miei occhi han visto la tua salvezza »
Ecco, fratelli miei, tra le mani di Simeone, un cero acceso. Anche voi,
accendete a questa luce i vostri ceri, cioè le lucerne che il Signore vi
domanda di tenere in mano (Lc 12,35). «Guardate a lui e sarete raggianti»
(Sal 33,6), in modo da essere anche voi più che portatori di lampada, ma
addirittura delle luci che brillano dentro e fuori, per voi e per il
prossimo. Che ci sia dunque una lampada nel vostro cuore, nella
vostra mano, nella vostra bocca! La lampada nel vostro cuore brilli per
voi, la lampada nella vostra mano e nella vostra bocca brilli per il vostro
prossimo. La lampada nel vostro cuore è la devozione ispirata dalla fede;
la lampada nella vostra mano, l'esempio delle buone opere; la lampada nella
vostra bocca, la parola che edifca. Infatti non dobbiamo accontentarci di
essere delle luci agli occhi degli uomini grazie ai nostri atti e alle
nostre parole, ma dobbiamo anche brillare davanti agli angeli con la nostra
preghiera e davanti a Dio con la nostra intenzione. La nostra lampada
davanti agli angeli, è la purezza della nostra devozione che ci fa cantare
con raccoglimento o pregare con fervore alla loro presenza. La nostra
lampada davanti a Dio, è la risoluzione sincera di piacere solo a colui
davanti al quale abbiamo trovato grazia... Per accendere tutte
queste lampade, lasciatevi illuminare, fratelli miei, avvicinandovi alla
fonte della luce, cioè a Gesù che brilla tra le mani di Simeone. Egli
vuole, sicuramente, illuminare la vostra fede, fare risplendere le vostre
opere, ispirarvi parole da dire agli uomini, riempire di fervore la vostra
preghiera e purificare la vostra intenzione... E quando si spegnerà la
lampada di questa vita... vedrete la luce della vita che non si spegne,
sorgere e salire la sera con lo splendore di mezzogiorno.
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